La saggezza degli antichi

Talete, interrogato se le azioni degli uomini fossero nascoste agli dèi, rispose: "Nemmeno le cose pensate degli uomini". Pertanto vogliamo avere pure non solo le mani, ma anche le menti, poiché crediamo che la divinità celeste partecipi ai nostri segreti pensieri. Ma nemmeno siò che segue è meno saggio. Il padre Temistocle pensava all?unica figlia se maritarla ad uno povero ma dignitoso oppure ad uno ricco ma poco onesto. Egli le disse: "Preferisco un uomo privo di denaro che denaro privo di uomo". Ciò detto raccomandò di scegliere un genero sciocco piuttosto che le ricchezze del genero. Appare saggio anche un detto di Demade: infatti agli Ateniesi che non volevano concedere onori divini ad Alessandro, disse: "Fate in modo che, mentre custodite il cielo, non perdiate la terra".

Thales,interrogatus an facta hominum deos fallerent, "Ne cogitata hominum quidem" respondit. Itaque non solum manus, sed etiam mentes puras habere volumus, cum secretis cogitationibus nostris caeleste nemen adesse credamus. Ac ne quod sequitor quidem minus sapiens. Unicae filiae pater Themistoclen consulebat utrum eam pauperi, sed ornato, an locupleti parum probato conclaret. Cui is "Malo" inquit "virum indigentem pecunia quam pecuniam viro".
Quo dicto stultum monuit ut generum potius quam divitias generi legeret. Demadis quoque dictum sapiens apparet: nolentibus enim Atheniensibus divinos honores Alexadro decernere, "Videte" inquit "ne,dum coelum custoditis, terram amittatis". Valerio Massimo

da Nova Lexis pag.18 esercizio 6

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