Il saggio è utile al saggio

Prosunt inter se boni. Exercent enim virtuteset sapientiam in suo...


Eppure i buoni si giovano vicendevolmente, poiché praticano le virtù e mantengono costante la loro saggezza; ognuno di loro sente il bisogno di un altro con cui comunicare, con cui discutere. I lottatori esperti si tengono in esercizio con combattimenti continui; il musicista viene stimolato da un collega abile quanto lui. Anche il saggio deve esercitare le sue virtù; e come è di sprone a se stesso, così è spronato da un altro saggio. Come potrà un saggio essere utile a un altro saggio? Gli darà slancio, gli indicherà le occasioni per agire virtuosamente. Gli manifesterà inoltre certi suoi pensieri; gli comunicherà le sue scoperte, poiché anche al saggio rimarrà sempre qualcosa da scoprire e in cui il suo spirito possa spaziare. Il malvagio nuoce al malvagio, lo rende peggiore eccitandone l'ira, secondandone la durezza, approvandone i piaceri; i malvagi si trovano a mal partito soprattutto quando uniscono i loro vizi e la loro cattiveria forma un tutt'uno. Quindi all'opposto il buono sarà utile al buono.


Nova Lexis (2) Pagina 241 Numero 11

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