Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 90, 18-19

18 La natura, che ha dato a tutti gli altri animali una vita facile, non è stata ingiusta al punto che solo l'uomo non potesse vivere senza tante arti; non ci ha imposto niente di gravoso, niente da ricercare con fatica per prolungare la vita. Fin dalla nascita abbiamo avuto tutto a portata di mano: ci siamo, però , resi tutto difficile per ripugnanza delle cose facili. Le case, i vestiti, i medicinali, il cibo e quanto ora è diventato fonte di grandi difficoltà, erano a portata di mano, gratuiti ed era possibile procurarseli con poca fatica; la misura di tutto era determinata dalla necessità: noi abbiamo reso questa roba preziosa, straordinaria e frutto di molte e importanti arti. La natura basta a soddisfare i suoi bisogni.

19 Il lusso si è scostato dalla natura, si incita da sè giorno per giorno, cresce attraverso
le generazioni e alimenta i vizi con l'intelligenza. Dapprima ha cominciato col desiderare le cose superflue, poi quelle dannose, infine ha assoggettato l'anima al corpo, comandandole di servire le sue voglie. Tutte queste arti che mettono in movimento o riempiono di strepito le città; fanno gli interessi del corpo: un tempo gli si dava tutto come a uno schiavo, ora glielo si offre come a un padrone. Ecco, dunque, qua le botteghe dei tessitori, là quelle dei fabbri, gli odori delle cucine, le scuole dove si insegnano molli danze e canti languidi ed effeminati. è scomparsa quella naturale misura che limitava i desideri alle necessità, ormai è segno di grossolanità e di miseria volere solo quanto basta


18. Non fuit tam iniqua natura ut, cum omnibus aliis animalibus facilem
actum vitae daret, homo solus non posset sine tot artibus vivere; nihil
durum ab illa nobis imperatum est, nihil aegre quaerendum, ut possit
vita produci. Ad parata nati sumus: nos omnia nobis difficilia facilium
fastidio fecimus. Tecta tegimentaque et fomenta corporum et cibi et
quae nunc ingens negotium facta sunt obvia erant et gratuita et opera
levi parabilia; modus enim omnium prout necessitas erat: nos ista
pretiosa, nos mira, nos magnis multisque conquirenda artibus fecimus.
19. Sufficit ad id natura quod poscit. A natura luxuria descivit, quae
cotidie se ipsa incitat et tot saeculis crescit et ingenio adiuvat
vitia. Primo supervacua coepit concupiscere, inde contraria, novissime
animum corpori addixit et illius deservire libidini iussit. Omnes istae
artes quibus aut circitatur civitas aut strepit corpori negotium
gerunt, cui omnia olim tamquam servo praestabantur, nunc tamquam domino
parantur. Itaque hinc textorum, hinc fabrorum officinae sunt, hinc
odores coquentium, hinc molles corporis motus docentium mollesque
cantus et infractos. Recessit enim ille naturalis modus desideria ope
necessaria finiens; iam rusticitatis et miseriae est velle quantum sat
est.