Io

Ex Inacho et Argia genita est Io. Eam Iuppiter dilexit et compressit et in vaccae figuram convertit, ne IUno eam cognosceret. Id Iuno cum rescivit, Arguim custodem ei misit: Argo cani undique oculi refulgebant; illum Mercurius Iovis imperio interfecit. At Iuno formidinem ei misit; eius timore Io exagitata est et se in mare praecipitavit; itaque mare Ionium est appellatum. Inde in Scythiam tranavit, itaque Bosporus fines sunt dicti. Inde in Aegyptum pervenit et ibi parit Epaphum. Iuppiter, postaquam multas eius aerumnas cognoverat, formam suam ei propriam restituit deamque Aegyptiorum eam fecit, quae Isis nuncaputur.

Io fu generata da Inaco e Argia. Giove, amatala, la nascose e la trasformò in mucca, affinchè Giunone non la riconoscesse.Quando Giunone lo venne a sapere, le mandò come custode Argo, a cui gli occhi risplendevano dappertutto; Mercurio lo uccise per ordine di Giove. Ma Giunone le inviò uno spauracchio, e turbatala con la paura di questo, la costrinse a gettarsi in mare, che fu chiamato mar Ionio. In seguito attraversò a nuoto la Scizia, da dove sono fissati i confini del Bosforo. In seguito giunse in Egitto, dove partorì Epafo. Giove, saputo che a causa delle sue azioni lei aveva sopportato tante fatiche, le restituì il suo proprio aspetto e la fece dea dell'Egitto, e fu chiamata Iside.

Nova Lexis Plus Pagina 53 Numero 43

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.