Pudicizia delle antiche romane

Vinum olim Romanis feminis ignotum fuit,ne sclicet in turpe dedecus incurrerent,quia a Libero patre intemperantia et inconcessa venus excitatae sunt.Ceterum ut non tristis earum et horrida pudicitia ,sed honesto comitatis genere temperata esset , et aurum abundantem et multam purpuram adhibebant ,quo formam suam magis concinnam efficerent, summa cum diligentia capillos cinere rutilaverunt: enim tunc subsessorum alienorum matrimoniorum oculi non metuebatur,sed pariter et videre sancte et aspici mutuo pudore custodiebatur.

Il vino una volta fu ignoto alle donne romane, per non incorrere in una turpe vergogna, poichè l'intemperanza e la non concessa bellezza erano state allontanate da Libero. Inoltre affinchè la loro castità non fosse oscura e orrida, ma fosse temperata con onesto ornamento, usavano l'oro abbondante e molta porpora, per rendere la loro persona maggiormente ornata, e rendevano lucenti i capelli con somma diligenza lavandoli con la cenere : infatti allora non erano temuti gli occhi di altri, ma parimente era conservato con reciproco pudere il guardare santamente e l'essere guardate.

Nova Lexis Plus Pagina 55 Numero 46

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