PERSONAGGI DEL MITO

Inter procellarum furorem et scopulorum asperas insidias et gurgitum dolos, antiqui in mari videbant etiam Sirenas.Nam saepe blandae Sirenum voces audiebantur.Cum (quando) blanditiae Sirenum ad nautarum aures pervenerant, nautae remorum et rudentium (delle corde) laborem intermittebant, et naves veloces(veloci, nom. f. plu.) currebant sine gubernatorum cura.Sed Improvidi nautae ad rupes et ad taetram mortem a Sirenibus trahebantur.Nautarum mortuorum (morti, gen. m. plu.) ossa propter Sirenum insidias horrendam fraudem viatoribus monstrabant, sed dulces erant Sirenum voces et multi alii nautae in fraudem incidebant.A Sirenibus etiam animi debilium(deboli, gen. m plu.) sociorum Ulixis allecti sunt; tamen callidus Ithacensis (Di Itaca, nom. m. sing.) dux caros socios subripuit Sirenum fascinationi doloque.


"Tra il furore delle tempeste e le aspre insidie degli scogli e gli inganni dei vortici, gli antichi vedevano in mare anche le sirene.Infatti spesso si sentivano (venivano sentite) le voci piacevoli (carezzevoli)delle sirene.Quando le parole lusinghiere delle sirene arrivavano alle orecchie dei marinai, i marinai interrompevano il lavore dei remi e delle corde, e le navi velo ci correvano senza l'attenzione dei timonieri. Ma gli impavidi marinai erano trascinati alle rupi e ad una tetra morte dalle sirene. Le ossa dei marinai morti mostravano ai viandanti l'orrendo inganno presso le insidie delle sirene, ma le voci delle sirene erano dolci e molti altri marinai cadevano nell'inganno. Anche i deboli animi dei compagni di Ulisse furono attirati dalle sirene;infine l'abile comandante di itaca sottrasse i cari compagni dal fascino delle sirene e dall'inganno."

da nova lexis 1 A-D pagina 162 numero 15

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