VIRGINIA : UN ESEMPIO DI INERME PUDICITIA

Ap. Claudium virginis plebeiae stuprandae libido cepit. Pater virginis, L. Verginius, honestum ordinem in Algido ducebat, vir exempli recti domi militiaeque. Perinde uxor instituta fuerat liberique instituebantur. Desponderat filiam L. Icilio tribunicio, viro acri et pro causa plebis expertae virtutis. Hanc virginem adultam forma excellentem Appius amore amens pretio ac spe perlicere adortus, postquam omnia pudore saepta animadverterat, ad crudelem superbamque vim animum convertit.

Appio Claudio venne preso dalla smania di possedere una vergine plebea. Il padre della ragazza, un uomo esemplare in pace e in guerra, comandava con onore una centuria sull'Algido. Nello stesso modo era stata educata sua moglie e la stessa educazione ricevevano i figli. Egli aveva promesso in sposa la figlia all'ex-tribuno Lucio Icilio, un uomo risoluto e di provato coraggio nelle lotte a favore della plebe. Appio, innamorato pazzo della ragazza - ormai adulta e straordinariamente bella - tentò di sedurla con proposte di denaro e con promesse. Ma, quando si rese conto che il pudore della ragazza gli precludeva ogni via, decise di ricorrere a una crudele e arrogante violenza.

PAG. 605 NUMERO T8 TRIA

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